La Londra letteraria:

secoli di cultura

Londra UK  

Scrivici  Scrivici

Alloggio a Londra, camere in condivisione Alloggi a Londra  Informazioni su Londra  Corsi di inglese  Lavoro a Londra  Hotel a Londra  Ostelli a Londra Canale Youtube di Londraweb.com


 

 Sei qui   Londra    Informazioni su Londra    La Londra letteraria

Londres Spanish Londres literaria

La Londra letteraria

I marciapiedi a Londra sono larghi, puliti, lunghissimi. Sembrano guidare i passi attraverso un mondo di conoscenza e sapere, di storia e accadimenti. La trafficata arteria dello Strand, l'antica via che da Trafalgar Square conduce a Fleet Street, la domenica sera si svuota dell'usuale via vai umano. Il silenzio sembra quasi irreale, ma quasi immediatamente permette di percepire un entusiasmo curioso che assale l'animo: è lo stesso che sposta inavvertitamente lo sguardo chino verso l'alto, verso le mura neoclassiche di un antico edificio, la Somerset House.

Vecchia Piccadilly CircusColpisce pensare che siamo di fronte ad uno dei più grandi edifici storici di Londra, residenza nel XVIII secolo del duca di Somerset e diverso tempo fa della prestigiosa Royal Academy of Arts. L'attenzione però si rivolge ad una targhetta dello stesso edificio che legge "The Royal Society of Literature...founded to reward literary merit and excite literary talent".

Globe TheatreEssere davanti alla societàReale della Letteratura, fondata nel 1820 dal re Giorgio IV, porta a realizzare quanto Londra sia stata una città importante nel panorama letterario britannico. Tantissimi i personaggi della letteratura inglese che hanno vissuto e lavorato nella capitale, primo tra tutti William Shakespeare, e poi altri come Geoffrey Chaucher (che nei "Racconti di Canterbury" narrava dei pellegrini di una delle taverne di Southwark), Ben Johnson (drammaturgo, attore e poeta, figura di primo piano del teatro elisabettiano) e ancora John Milton, Samuel Johnson, Charles Dickens, Virginia Woolf, E.M Forster, D.H Lawrance, Bertrand Russell, Oscar Wilde, Mark Twain, Henry James, Arthur Conan Doyle, Lord Byron, Thomas Hardy, George Bernard Show, John Keats, Agatha Christie e l'inventore di James Bond, Ian Fleming, solo per citare i più famosi. Manca quasi il fiato a leggerli tutti, sono tantissimi, ma si pensi che il quadro è ancora incompleto.

 

A Londra, nel corso dei secoli, hanno trovato rifugio e ispirazione centinaia di scrittori. Con rara consapevolezza, l'immagine di un luogo, di un angolo, di una strada, diventano la 'fotografia' di una storia narrata. Parole capaci di far scorrere la mente al di L' della scrittura, di mischiarsi tra realtà e fantasia, tra re e cavalieri, cortigiane ed eterni Peter Pan. Londra è una città cresciuta anche attraverso la sua letteratura, una città che a volte non c'era ma che nella fantasia diventava più reale che mai.

Londra letterariaNel 1501 un anonimo, presumibilmente William Dunbar, poeta scozzese in viaggio a Londra per organizzare il matrimonio tra Giacomo IV e Maria Tudor, scriveva di Londra come "... thou art the flour of Cities all", la farina di tutti i comuni. Poco meno di un secolo dopo, nel 1590, Londra appariva come una città vibrante, in costante espansione. Cresceva alle spalle di importante porto e di un fiume, il Tamigi, che diventava sempre più il vero nucleo logistico di una città in movimento. La cultura era ravvivata da pittori, attori e scrittori, mentre il teatro diventava la prima vera istituzione popolare di tutte le classi sociali. Gli spettacoli teatrali erano parte di vita quotidiana e tutti i livelli della societàcondividevano le esperienze che il teatro sapeva loro donare. Quando Shakespeare iniziòa lavorare a Londra intorno al 1588, in piena epoca Elisabettiana, il terreno era fertile, tanto che, tra il 1567 e il 1622, William Blakevennero costituiti nove teatri all'aperto. Le compagnie giovanili dei "Boy companies", in competizione con le compagnie degli adulti, si sono evolute dalle tradizionali pratiche teatrali delle 'Grammar School' ed erano particolarmente popolari nelle Corte. Le tre compagnie più in voga erano i 'Children of St. Paul's', 'The Chapel Children' ed i 'Children of the King's Revels', e tutte ebbero il periodo di massimo impatto durante il regno di Giacomo I. Shakespeare faceva parte della compagnia conosciuta con il nome di 'The Lord Chamberlain's Men', in seguito chiamata 'The King's Men' (Gli uomini del re), che lavorava nel The Theatre di Shoreditch (il primo vero teatro costruito a Londra) e in seguito nel famoso The Globe. Il suo pubblico allora era di circa 3000 persone, il repertorio in archivio interessante e vario.

Cheshire Cheese PubSi deve tuttavia tornare indietro nel tempo, ed esattamente al XIV secolo, per incontrare la prima Londra letteraria. Geoffrey Chaucer, nativo di Londra (1343 circa), autore, poeta, filosofo e diplomatico, spesso considerato il padre delle letteratura inglese, nei suoi celebri 'Racconti di Canterbury' narra di una città che oggi possiamo solo immaginare. Sette secoli di storia alle spalle non sono pochi per chi si aggira in una delle capitali più moderne del mondo. Chaucer diede un importante contributo alla letteratura in forma scritta in inglese, in un periodo in cui la maggior parte dei poemi e delle poesie di corte erano ancora composti in anglo-normanno o latino. I racconti parlano di un pellegrinaggio di una trentina di persone, in una giornata primaverile di aprile, verso il Santuario di St. Thomas Becket. Lungo il tragitto, dal quartiere di Southwark di Londra per la Cattedrale di Canterbury si divertono a raccontare storie. Emblematica è la descrizione dei personaggi, un ritratto ironico e critico della societàinglese, in particolare della Chiesa e della Londra dell'epoca.

Londra letteraria - John MiltonLa crescita della Londra moderna è stata accompagnata da nuovi modi di presentare la complessità della scena urbana: nuove espressioni di preoccupazione morale e religiosa, nuovi miti e fantasie. Il tema letterario antico del rapporto tra la nazione e la città assume nuove forme ed il labirinto sociale diventa luogo di mistero, crimine, miseria e disperazione e, allo stesso tempo, di una nuova ricchezza e consapevolezza politica e sociologica. Tra i personaggi del XVIII secolo, vi è una grande biografia di Samuel Johnson, scritta dal suo amico James Boswell, pubblicata la prima volta nel 1791. Una città complessa come Londra si dice inviti alla coltivazione deliberata di nuove modalità di apprezzamento estetico, nuovi modi di vivere le vestigia del passato, nel confronto tra passato e presente. William Blake nel suo lavoro del 1794 'London' (dal Songs of Experience) raccontava di una città debole, triste: "I wander thro' each charter'd street, near where the charter'd Thames does flow and mark in every face I meet marks of weakness, marks of woe" (...in ogni viso incontrato, i segni della debolezza, del dolore). William Grace, nel 1813 offre una descrizione non tanto diversa, forse un po' più alienante. Nel suo 'The Picture of London, for 1813', ai piedi della St Paul, descrive la città dove tutto assume la "appearance of fairy ground and fairy objects", l'apparenza di un luna park. Ma cosa rendeva gli scrittori ed i poeti inglesi così critici della propria città Alcuni ritengono non si trattasse di criticismo, ma di una sorta di cosciente melanconia, la stessa che ancora adesso s'incontra di fronte ad ad una immensa città e Londra pur sempre regala momenti di piacevole gioia. Certo, la vita nella Londra dei secoli passati non era facile e la povertà rimaneva comunque tangibile nonostante il nuovo ruolo di città imperiale che andava formandosi.

Il XIX secolo è stato il secolo delle società letterarie e Londra in questo senso ha lasciato più di un contributo. Il Rhymers' Club, per esempio, era un gruppo di poeti fondato nel 1890 da WB Yeats e Ernest Rhys. Originariamente poco più di un club da pranzo, che amava riunirsi al piano superiore, del pub Cheshire Cheese (nella Fleet Street), divenne un appassionato produttore di antologie di poesia tra il 1892 e il 1894. Tra i frequentatori si citano Ernest Dowson, Lionel Johnson, Francis Thompson, Richard Le Gallienne, John Gray, Edwin J. Ellis, Plarr Victor, Lord Alfred Douglas, Hillier Arthur Cecil, Radford Ernest e William Thomas Rolleston, Oscar Wilde. Il gruppo nel suo insieme è legato alle idee di Yeats, che oscillano tra una Londra decadente dell'Ottocento e i nuovi entusiasmi indipendentisti della sua Irlanda. La Londra del XIX secolo era in pieno Decadentismo, come dimostrano anche i movimenti artistici, per esempio, della Confraternita dei Preraffaelliti, una corrente pittorica del 1848 che vide tra i suoi esponenti principali Dante Gabriel Rosseti e John William Waterhouse.

Londra VittorianaAncor prima, Charles Dickens (1812-1870), uno dei maggiori scrittori britannici, offre uno spaccato di Londra incredibilmentee reale. Lo scrittore applica un singolare modo di osservazione della città in cui trascorse la maggior parte della sua vita. La routine quotidiana lo portava abitualmente a camminare per le strade più popolate e le sue descrizioni della Londra del XIX secolo sembrano portare il lettore alla scoperta di luoghi, suoni ed odori della città del passato. La Londra vittoriana era una delle città più spettacolari al mondo: mentre la Gran Bretagna sperimentava la Rivoluzione Industriale, la sua capitale ne raccoglieva i frutti e, allo stesso tempo, ne subiva le conseguenze. Nel 1800 la popolazione londinese si aggirava a circa un milione di anime, ottant'anni più tardi il numero cresceva a 4,5 milioni. Mentre zone come Regent Street e Oxford Street diventavano sempre più alla moda, una nuova zona mercantile a sostegno dell'economia dell'impero erano in costruzione nella parte orientale (le odierne Docklands). Forse il più grande impatto sulla crescita economica di Londra arrivò con la ferrovia nel 1830, d'altra parte provocy lo sfollamento di migliaia di persone, accelerando l'espansione della città Il prezzo di questa crescita esplosiva dominata dal commercio fu un indicibile squallore e sporcizia. Alla crescita economica non vi fu una controllata ed adeguata crescita sociale. L'occhio attento dello scrittore vittoriano dell'epoca non potè non cogliere il senso di tutti questi cambiamenti e, come un giornalista odierno, raccontarne con denuncia il misfatto.

Dickens ricrea la Londra vittoriana in libri come Oliver Twist e David Copperfield, mentre mezzo secolo dopo i momenti della Londra Eduardiana degli anni '20 e '30 vengono catturati nelle satire sociali e nelle commedie di Evelyn Waugh. Tra gli scrittori londinesi si trovano anche alcuni degli esponenti maggiori del mistero, con essi il lettore può ottenere una buona sensazione della vita della città in rapporto anche al resto dell'Inghilterra. Agatha Cristie, P.D. James, Dorothy Sayers sono alcuni dei nomi più familiari. Il carattere di Londra è in particolare da riconoscersi con Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle. Come era la Baker Street di un tempo in confronto a quella che oggi quasi tutti i turisti conoscono?

Gruppo di BloomsburyI lavori del gruppo di Bloomsbury si rivelano illuminanti alla comprensione di un'epoca in bilico tra passato potere imperiale e futuri destini, mentre le opere di Thomas Hardy (1840-1928) sviluppavano i precedenti elementi stilistici romantici in un più maturo movimento naturalista. Virginia Woolf, in particolare con il suo La Signora Dalloway (1925), offre un ritratto veritiero della nuova borghesia londinese, che ancora una volta sembra vivere alienata dalla effettiva realtà di una nazione in guerra. Tematiche che troviamo anche con Elisabeth Bowen, appartenente anch'essa al Gruppo di Bloomsbury, in particolare con il suo 'Nel cuore del Giorno'.

George Orwell offre il suo contributo letterario a Londra attraverso un periodo di soggiorno in quel di Portobello Road, durante il 1927. Seguendo il precedente esempio di Jack London, che ammirava, iniziòle sue spedizioni esplorative nelle parti più povere della città Trascorse la sua prima notte nella Limehouse Causeway in una casa di comune alloggio. Divenne 'nativo' nel suo paese (nacque e visse per diverso tempo nelle colonie inglesi di India e Burma), si vest?come un barbone e non fece concessioni alle usanze e alle aspettative della classe media londinese. Registr?infine le sue esperienze di vita nel "The Spike", il suo primo saggio pubblicato, e successivamente nel suo Down and Out in Paris e London (1933). Una figura letteraria particolarmente amata da Orwell merita almeno una breve citazione, Somerset Maugham (1874-1965), scrittore e commediografo inglese tra i più importanti. Tra le sue opere iniziali ricordiamo la 'Liza di Lambeth', che racconta della vita e dei problemi della classe operaia londinese.

Londra ContemporaneaOggi, la Londra letteraria contemporanea, ancora una volta, racconta di se: attraverso la vita quotidiana ci parla della sua realtà delle sue 72 maggiori nazionalit? delle 300 lingue e soprattutto della sua fortissima societàcivile, capace di camminare da sola, affiancata ma indipendente dal suo governo e soprattutto dalla sua monarchia.

Parlare della Londra letteraria in così poche pagine diventa quasi impossibile. Per ragioni di spazio rimandiamo il lettore alla visita di quei luoghi di Londra che narrano di una città nata e cresciuta per farsi raccontare. Uno tra tutti, il Poets' Corner dell'Abbazia di Westminster (l'angolo dei poeti). Prendete uno qualsiasi di questi scrittori e avrete il piacere di comprendere al meglio la vostra esperienza nella grande capitale britannica.

Vedere anche il Gruppo di Bloomsbury

 

Ritorna a Informazioni su Londra

|

 

 

 

 

Copyright © Londraweb.com

 

Alloggio, camere, appartamenti, alberghi, hotel, ostelli e soggiorni a Londra