Inigo Jones

 

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Inigo Jones

Inigo JonesInigo Jones ?stato il primo importante architetto inglese, responsabile per l'introduzione dell'architettura classica e del Rinascimento italiano in Gran Bretagna. Nella Londra post-medievale, nulla lasciava prevedere che il figlio di un venditore del mercato di Smithfield, sarebbe potuto diventare uno dei più grandi architetti della storia dell'arte inglese, un uomo capace di stravolgere i canoni urbanistici della sua epoca. Egli non possedeva nessuno dei vantaggi di nascita, influenza ed istruzione dei suoi successori, come Christopher Wren, ma questo uomo dall'insolito nome riusc?a guadagnarsi i favori della corte reale diventando ispettore generale delle Opere del Re. Il suo enorme talento ?stato alla base delle sue fortune e di un processo urbanistico che ha cambiato le sorti della capitale britannica.

Jones nacque nel luglio del 1573 da genitori del Galles e quasi nulla si conosce della sua infanzia e dell'istruzione ricevuta. Da giovane ebbe certamente modo di viaggiare all'estero, soprattutto in Italia dove ricevete una chiara influenza di stile dai lavori dell'architetto italiano Andrea Palladio. Il suo primo noto progetto urbano fu il Palazzo della Borsa dello Strand (Londra), commissionato nel 1608 per il conte di Salisbury ma mai eseguito. Nel 1611, venne nominato perito delle opere architettoniche di Enrico principe di Galles, che per?mor?el 1612.

L'anno successivo lasci? la capitale allorch?venne assunto da un influente collezionista d'arte, Lord Arundel, sotto il quale viaggiàin Italia e in Francia nel 1613 alla ricerca di nuove opere d'arte. Il giovane Inigo trascorse un anno e mezzo viaggiando e studiando l'architettura classica romana e il più moderno Rinascimento europeo, tentando in ultimo di catturarne le essenze artistiche. Si pensa che egli visit?l'Italia due volte, di cui una alla fine degli anni '20 del Seicento, quando partecip?a diversi eventi teatrali alla corte dei Medici a Firenze.

Covent GardenL'esperienza italiana contribu?all'ingaggio da parte della moglie di Giacomo I, regina Anna di Danimarca, che gli commissionè il suo primo incarico importante: disegnare le scenografie, i costumi, le maschere e le decorazioni di corte, un lavoro che continuer?a fare anche durante la carriera architettonica. Il talento di Inigo Jones venne ben presto riconosciuto e nel 1615 fu elevato ispettore dei lavori urbanistici di corte sotto Giacomo I, carica che mantenne fino al 1643. Ricoprè il ruolo di responsabile-capo per la progettazione e costruzione degli edifici reali di tutto il regno (circa 40 opere per la corona, ma poche sono sopravvissute inalterate). In qualit?di perito-tecnico della corona ebbe modo di portare avanti anche la prima misurazione del sito di Stonehenge.

Il primo grande progetto intrapreso da Jones per i reali d'Inghilterra fu la Queen's House, a Greenwich. L'edificio venne iniziato per la regina Anna, che tuttavia mor?oco dopo l'inizio della costruzione. Il lavoro venne messo in forse e riprese solo dopo 15 anni, terminando sotto un'altra regina, Henrietta Maria di Francia. Modellata sullo stile di un palazzo italiano, la Queen's House oggi viene vista come un edificio della sua epoca, ma nel suo tempo provocè un'incredibile sensazione.

Benquetting HouseMaggiore fu la sorpresa per costruzione successiva progettata da Jones, la Banqueting House di Whitehall, parte del grande Palazzo reale di Whitehall (che fu residenza principale dei sovrani inglesi a Londra dal 1530 al 1698, fino a quando l'intero complesso, tranne per l'appunto la Banqueting House, fu distrutto da un incendio). Prima della distruzione il palazzo veniva accreditato come il più grande palazzo d'Europa, con oltre 1.500 camere, e tale da superare il complesso papale del Vaticano e la corte di Versailles. La parte progettata da Jones era destinata a diventare un ambiente per banchetti ufficiali e feste di corte in maschera e si basava sulla progettazione di una basilica romana. La sala superiore venne costruita a "doppio cubo" e con utilizzo di ordini classici sia in esterni che interni. Per anni, l'edificio rimasto ha ospitato le collezioni dell'attuale Imperial War Museum, per poi essere riportato alla sua funzione originaria come luogo di cerimonia ufficiale di Stato.

Inigo Jones prestè il suo talento anche ad alcune opere ecclesiastiche, tra cui la cattolica Queen's Chapel, che all'epoca era parte del Palazzo di St. James (1623-1625), e partecip? al disegno del restauro di quella che era l'antica Cattedrale di St. Paul, poi andata distrutta nel grande incendio. La piccola cappella della regina venne inizialmente costruita in un momento in cui la costruzione di chiese cattoliche in Inghilterra era vietata, venne infatti utilizzata dalla regina cattolica Enrichetta Maria, moglie di Carlo I. La costruzione sopravvisse al Grande incendio di Londra del 1666 con il risultato che oggi ci appare come parte della Marlborough House e non del Palazzo di St James.

Queen's HouseNegli anni trenta del XVII secolo il duca di Bedford commission?a Jones la costruzione di una piazza residenziale, che doveva avere le influenze tipiche di una piazza italiana. Nasceva così Covent Garden, la prima 'piazza' di Londra (1630) che includeva anche il progett?della chiesa di St Paul (l'attuale St Paul Church, anche conosciuta come la Actors' Church (chiesa degli Attori), realizzato sempre su ispirazione palladiana, e di alcuni edifici nobiliari. Non molto rimane della chiesa originale e la piazza, come ?noto, è stata più volte rimaneggiata. Per molti anni, Jones ?stato ritenuto titolare anche dei lavori della Wilton House, nel Wiltshire, ma oggi si pensa che la costruzione sia stata un progetto del suo allievo e nipote James Webb.

Con lo scoppio della Guerra civile inglese e il sequestro delle proprietà del re, si concluse anche l'impiego reale di Inigo Jones. L'architetto termin?i suoi giorni nella Somerset House, nel 1652, e venne successivamente sepolto nella chiesa di St Benet Paul's Wharf , la chiesa del Galles nella città di Londra. John Denham e poi Christopher Wren (che disegnè la chiesa) lo seguirono in qualit?di periti tecnici della corona.

Molti anni più tardi l'influenza italiana che Jones introdusse in Gran Bretagna venne rilanciata da Lord Burlington e dal Movimento palladiano inglese. A parte i suoi notevoli successi nel campo dell'architettura, Jones ?stato artefice anche dell'introduzione degli scenari mobili e del proscenio nel teatro inglese. I suoi contributi vivono ancora oggi.


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