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 Blair perde altri pezzi: via in 9 dal governo

LUIGI FORNI
Londra. La lacerazione del partito laburista per la guerra in Iraq senza l?avallo delle Nazioni Unite si ?ulteriormente aggravata alla vigilia dell?intervento militare angloamericano. Il conteggio dei voti sulla mozione governativa che autorizza l?impiego delle truppe britanniche ha registrato 139 deputati dissidenti nelle file della maggioranza, con un aumento di 17 dissenzienti rispetto alla votazione avvenuta il mese scorso mentre si tentava di formulare una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza. E Blair continua a perdere altri pezzi: dal suo governo anche ieri ci sono state dimissioni. In tutto sono diventate finora nove.
Dopo le dimissioni del ministro per i Rapporti con il parlamento Robin Cook e dei sottosegretari agli Interni e alla Sanit? quattro assistenti ministeriali con rango parlamentare hanno lasciato i rispettivi incarichi. Questa emorragia ha indotto il primo ministro Tony Blair a rivolgere ieri un formale appello a tutti i militanti del ?Labour Party? affinch?ritrovino lè unit?stringendosi attorno ai reparti delle forze armate impegnati nel conflitto. Ma sarè difficile, visto che si tratta di un conflitto non condiviso da larghissima parte dell?opinione pubblica.
Solo l?appoggio esterno del partito conservatore ha permesso a Blair di superare con un largo vantaggio numerico lo scontro sull?impiego delle armi contro l?Iraq (412 voti a favore, 149 contrari) ma la composizione del dissidio dipender?dall?andamento e dall?esito della guerra. Il primo ministro britannico ha ieri avuto un lungo colloquio telefonico con Bush, poco prima che il presidente americano si riunisse con il suo consiglio di guerra.
Rispondendo alle numerose interrogazioni che gli sono state rivolte ieri pomeriggio ai Comuni, il premier ha affermato che Saddam Hussein e i suoi fedelissimi saranno chiamati a rispondere dei loro crimini al termine delle ostilit? Blair ha aggiunto che il governo britannico ha giàaccantonato sostanziosi fondi per contribuire alla ricostruzione postbellica dell?Iraq. Secondo l?auspicio del leader laburista, le fratture che si sono delineate all?interno del Consiglio di Sicurezza potranno essere sanate da una risoluzione unitaria per l?insediamento a Baghdad del primo governo dopo la rimozione di Saddam.
Mentre Blair rivolge il suo sguardo al futuro, la popolazione britannica deve fronteggiare i rischi connessi con l?inizio della guerra. ?chiaro che ora aumentano i rischi di attentati terroristici. Due esplosivi rudimentali sono stati sequestrati ieri dalla polizia londinese in un'abitazione poco distante dall?aeroporto di Gatwick. Tre immigrati di origine portoghese sono stati arrestati nel corso dell?operazione. Gli interrogatori proseguiti nella notte tendono a stabilire l?uso che gli arrestati intendevano fare delle ?bombe fatte in casa?.
 

Tratto dal quotidiano Il Mattino

 

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