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Aeroporti: Orio al serio stavolta fa sul serio

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Aeroporti: Orio stavolta fa sul serio


Formaggi, dolci, qualche bottiglia di vino. Perfino una confezione di pizzoccheri, specialità valtellinese. La sporta dei due turisti britannici in procinto di tornare a casa ?piena. Escono dall'ipermercato e al di L'dell'autostrada c'? l'aeroporto. ?Aumentano ogni giorno? ammette la cassiera del supermarket ?da quando ci sono tanti voli per Bergamo siamo pieni di turisti che fanno spese da noi prima di tornare a casa?.
La paura di una nuova guerra, insomma, non ferma chi viaggia e rende pingui le casse di tante attività commerciali. A cominciare dagli aeroporti. Sempre più gente vola, per affari o per diletto, e per alcuni scali secondari italiani è un momento di autentico boom. Grazie soprattutto al successo delle compagnie aeree ?low cost?, quelle che, a tariffe stracciate, promettono collegamenti con quasi tutte le città europee.
Lo sanno bene a Bergamo, anzi a Milano-Orio al Serio (così da qualche anno si chiama lo scalo orobico) dove il traffico nel 2002 ?schizzato a livelli record: più 20 per cento rispetto all'anno precedente (1.252.878 passeggeri in totale). Lo sanno anche al gigantesco ipermercato che si trova davanti all'aeroporto e che da allora fa affari d'oro.
Il segreto lo spiega Ilario Testa, presidente della Sacbo, la societàdi gestione dello scalo di Orio al Serio: ?Su 15 compagnie che atterrano qui, otto sono a basso costo. Siamo quindi l'aeroporto italiano con maggiore traffico di questo tipo. Ci?vuol dire profitti più bassi, perché queste linee aeree non ci richiedono certi servizi, ma rappresenta anche un vantaggio, perché i passeggeri sono spinti a consumare di più quando si trovano all'interno dello scalo. E anche per l'indotto regionale è un aiuto considerevole?.

Il ragionamento potrebbe apparire semplicistico, ma in realtà funziona, eccome. ?Per il 2003, guerra permettendo, vorremmo arrivare a 2 milioni e mezzo di passeggeri? spiega Testa ?e abbiamo in programma investimenti per circa 100 milioni di euro, totalmente autofinanziati e in parte giàavviati?. Di certo il trend ?promettente.
Soprattutto grazie alla Ryanair, la compagnia irlandese specialista in tariffe basse che collega Milano-Orio a Barcellona, Bruxelles, Londra, Amburgo e Francoforte. Tra qualche settimana, poi, debutter? il nuovo ponte aereo (sei voli al giorno) con Roma Fiumicino offerto dalla neonata Volareweb, la prima low cost tutta italiana.
Ma non ?solo Bergamo a beneficiare di tanta abbondanza. Lo stesso vale per Roma Ciampino, che ? tornato a livelli di traffico ormai dimenticati, e anche per Venezia, Pisa e Napoli, tutti scali con tassi di crescita a due cifre. Sempre guerra permettendo.
Tratto dal settimanale Panorama

 

 

 

 

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