Una bella passeggiata a sud del Tamigi

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Una bella passeggiata a sud del Tamigi

Tamigi

Il Tamigi nella storia

 

 

 

 

 

 

 

Volete fare un giro di Londra davvero particolare? Bene, allora seguiteci. Una delle zone più dinamiche e alla moda ?sicuramente la parte sud del Tamigi, quella che sulle guide turistiche viene chiamata the Thames Mile. Questa è una delle zone che ha fatto la storia della città certo una storia un po' diversa dalla parte nord del fiume, che inizia secoli e secoli fa. In questa zona si può sentire veramente da vicino il sapore del Tamigi, per quasi 2 km si possono percorrere piacevolmente a piedi la sua riva che va da Westminster Bridge a Tower Bridge; tra questi, altri sei ponti, 2 dei quali costruiti negli ultimissimi tempi hanno attratto la fantasia di architetti e ingegneri prestigiosi. Uno ?L'Hungerford Bridge. Altro ponte nuovo e quello designato da Norman Foster, ponte pedonale che collega la Tate Modern con St.Paul Cathedral; si chiama Millennium Bridge, costruito in occasioni delle celebrazioni per il millennio, costato circa 30 milioni di euro.

 

Il ponte più caratteristico della zona, se non altro il più antico rimane il London Bridge, quello che i romani costruirono le 43 d.C. e che, incredibile a dirsi, sino al 1750 rimase l'unico ponte sul Tamigi. Dopo varie ricostruzioni oggi il suo assetto ? poderoso e massiccio, in cemento chiaro, ?l'entrata più diretta nel cuore di Southwark, l'area che storicamente era una delle porte per accedere a Londra sin dai tempi in cui si chiamava Londinium. All'inizio dei tempi questa zona era dedicata a cose non proprio limpide: arene per lotte di cani, tori e orsi, grandi fabbriche perlopiù di birra, prigioni per prostitute e preti corrotti; taverne per i tanti pellegrini di passaggio e per i molti attori che recitavano nei numerosi teatri della zona, perché questa era la zona dei teatri.

Solamente nel 1389 l'area entro ufficialmente nella giurisdizione amministrativa di Londra. Southwark ha avuto tuttavia una storia affascinante proprio in quella curva del Tamigi in cui i docks, wharfs, i magazzini, le banchine, le merci, i cantieri, le fabbriche costituivano uno scenario urbano frenetico rutilante. L'emporio di un impero vastissimo. Gli spettacoli teatrali che erano banditi sulla riva nord trovavano libert?di espressione nei teatri del sud, in quegli spazi dove andavano cercando gloria alla fine de del 1500 compagnie di attori come quella di cui faceva parte William Shakespeare.

La nostra passeggiata comincia partendo dall'estremit?sud-occidentale della riva del Tamigi. Troviamo subito il London Eye, la ruota panoramica chiamata così per la possibilitàche offre di gettare uno sguardo dall'alto sull'intera città è la quarta struttura più alta di Londra, ?costituita da 32 capsule, ognuna può portare 25 persone; si arriva ad un picco di 135 m e si impiegano 30 min per fare un giro completo. Accanto alla ruota troviamo un'area strettamente turistica costituita dal London Aquarium, la Namco Station, interamente dedicata all'intrattenimento dei più piccoli e il DaL'Universe, lo spazio dedicato a DaL' tra gli artisti più prolifici e gettonati del ?900.

Procedendo il nostro giro, subito dopo i Jubilee Gardens, s'incontra la Southwark Bank Center, una grande area costruita tutta in cemento armato ricca di un calendario di concerti fittissimo, la più importante delle sale la Royal Festival Hall, è il luogo dove si esibisce la filarmonica di Londra. Se ci addentriamo un po' verso l'interno, distaccandoci un pochino dal Tamigi, all'interno dello stesso complesso troviamo la Hayward Gallery, anche questa fabbricata in compatto e poderoso cemento. Aperta nel 1968, questa galleria rappresenta oggi uno degli spazi più versatile e coraggiosi per l'arte contemporanea inglese e non solo

Ritornati sul Tamigi, arriviamo davanti al National Film Theatre (FFT), l'alternativa reale al cinema da cassetta, che attrae i cineamatori in tre grandi sale. Ospita ogni anno importanti rassegne cinematografiche, incentivando l'incontro con i registi della discussione sui vari eventi. All'interno dell'NFT troviamo il Museum of Moving Images, sul mondo di celluloide in genere. Proprio di fronte al Tamigi, sempre all'interno dell'NFT, c'?bsp; il Film Cafè, locale che offre ai suoi visitatori una vista insolita, poich?si trova proprio sotto ad uno degli archi del Waterloo Bridge, copertura che gioca a vantaggio del popolare mercatino dei libri usati che vive sotto questa capriata. Si vendono titoli interessanti sul cinema e sul teatro di ogni paese e lingua.

più rretrato rispetto al fiume sta il noto cinema IMAX, la cui architettura si distingue dal cemento della zona perché si eleva come un cilindro di vetro con sottili fili di acciaio verticali. Dicono che L'Imax abbia uno degli schemi più grandi d'Europa e difatti le sue dimensioni sono sbalorditive: 20 x 26 metri di schermo, 882 posti a sedere e sistemi digitali con effetti tridimensionali che gettano lo spettatore direttamente dentro al film.

Proseguendo verso destra la nostra passeggiata sulla riva del Tamigi prima di arrivare a GabrieL' Wharf, passiamo vicino a grande edificio dove hanno sede gli uffici della IBM e alla torre di 18 piani dove trasmette la London Weekend Television, molto seguita dai londonesi; qui ci sono degli studi televisivi cui vengono affidate le trasmissioni per il canale ITV dal venerd?pomeriggio al lunedì attina. GabrieL' Wharf è un centro commerciale piccolo e a misura d'uomo, la piazzetta pedonale costruita negli anni 80 in cui si alternano botteghe di artigiani, di designer e ristorantini. Nel mezzo della piazza una piccola giostra colorata e tutti intorno muri pitturati incorniciano l'entrata delle varie botteghe.  Questo posto è uno dei molti progetti realizzati dalla Coin Street Community, la societànon-profit che dal 1984 ha cercato di rilanciare riuscendoci alla grande l'area di South Bank.

 Uno dei progetti culturali su cui la societàha molto lavorato e anche L'Oxo Tower Wharf, un'altro centro commerciale dal sapore creativo e artigianale. Due gallerie su due piani diversi su cui si succedono botteghe di artisti e scultori, gioiellieri, tessitori, ceramisti e artigiani che lavorano davanti alle visitatore che passa. Al centro spicca per la sua altezza ed eleganza la Oxo Tower, costruita nel 1928 dall'architetto Albert Moore, a simboleggiare la marca di un popolare estratto di carne, ancora oggi una famosa marca di dadi da brodo in Inghilterra: la scritta Oxo infatti ?composta dalla particolare disposizione delle finestre, ed ?visibile su tutti e quattro i lati dell'a torre, per di più illuminati nella notte. Sul retro della torre in quelli che erano i veri magazzini in questo spazio una volta industriale, un  museo davvero interessante. Si chiama Museum of Emotions, uno spazio vuoto dove il visitatore ?libero di esprimere ci?che sente riguardo al tema proposto di volta in volta dal museo. Si parte dall'installazione di un'artista che il genere ?invitato ad esprimere delle emozioni: si dava vita all'odio, all'invidia o all'amore. Dal 2001 questo spazio ?sede permanente del Museum of River Times.

La Tate Modern è la tappa successiva della nostra passeggiata lungo il Tamigi. Il tratto che la precede e felicemente animato da cosiddetti ?artisti da strada?. La Tate Modern spicca nel contesto per la sua mole gigantesca.  Inaugurata nel maggio del 2000, oggi e uno dei più grandi musei di arte contemporanea nel mondo; lo studio che ha sviluppato questo progetto ha convertito la vecchia centrale elettrica di Bankside in un immenso spazio da museo, rispettando integralmente la forma originaria tranne che per l'aggiunta sul tetto di due nuovi piani di cristallo. La struttura ?immensa, lo scenario ?suggestivo, l'entrata ?gratuita, tanto da permettere ogni giorno il flusso di migliaia di visitatori e di curiosi.

Superata la Tate Modern e il Millennium Bridge che le sta davanti, ci troviamo sulla destra il Globe Theatre, il teatro inaugurato da Shakespeare in persona nel 1599, distrutto durante l'incendio del 1613, mentre era in scena l'Enrico VIII. Fu ricostruito e poi chiuso definitivamente nel 1642.  ?stato ricostruito con tenacia e riaperto nel 1997 vicino al luogo  e nella forma originari: a pianta circolare con palcoscenico all'aperto, tutto ricostruito in legno con eccezione del tetto che è una struttura in canne e paglia. Gli spettacoli si tengono esclusivamente in estate, perlopiù opere di Shakespeare, alcune recitate solo da attori maschi come vuole la tradizione elisabettiana. Non lontano dal Globe  c'?a sede generale del Finalcial Times, il prestigioso quotidiano economico inglese, che si ?trasferito qui nel 1989. L'immobile che ospita il giornale ?serio e imponente, l'entrata sembra blindata e i vetri del palazzo sono tutti neri. I giornalisti che qui lavoro sono assidui frequentatori dell'Ancor Inn, una delle tante antiche taverne che animano questo quartiere di Londra, meta un tempo di pellegrini, attori, carcerati, preti e prostitute, è uno dei pub più antichi di Londra. L'edificio che vediamo oggi con la piacevole terrazza sul Tamigi ?del 1770, ma la sua storia risale a secoli prima. Sembra che anche in questo pub il Samuel Johnson (quello della celebre frase su Londra) abbia scritto alla met?del 700 il suo noto dizionario della lingua inglese. Per questo all'interno c'è una stanza dedicata a lui con la prima edizione del dizionario esposta alla parete. Questo pub era anche la meta più diretta per i carcerati che uscivano dalla vicina prigione per concedersi la prima birra nella ritrovata libert?  Sulle pareti sono appese per questo motivo manette e bastoni della polizia.

La famigerata Clink Prison ? oggi un museo che rende molto bene il clima angusto di una vecchia prigione, la quale era gestita dai vescovi di Winchester e dove venivano rinchiusi preti, prostitute, assassini e dissidenti politici sino al 1780, quando divenne una prigione solamente per debitori (che per?non se la passavano tanto meglio). Vale la pena una visita a questa vecchia prigione, giusto per entrare nell'atmosfera dell'epoca.  Staccandoci un po' dal Tamigi ci si ritrova in Park Street, tipica strada anni 50, molto usata anche oggi dal cinema come palcoscenico per film ambientati in quella epoca. Pub, ristoranti e negozietti si succedono uno dopo l'altro come NeiL's Yard, fornito ?raffinato negozio di formaggi provenienti dal Regno Unito e dall'Irlanda.

Poco più avanti, avvertiti da una grande scritta ci fermiamo a Vinopolis, City of Wine. Inaugurato nel 2000, questo museo simula un viaggio tra i vini del mondo attraverso le sue regioni. Superata la Southwark Cathedral, una delle più antiche chiese gotiche di Londra, sede di uno dei due arcivescovati anglicani di Londra, arriviamo nello spazio del Borough Market, che fino all'800 rimase l'unica porta meridionale per commerciare con Londra. Da molti londinesi ?chiamata ancora è la dispensa?, poich?era uno dei mercati di frutta e verdura più grandi della città oggi è uno spazio strano che si sviluppa dentro un'alta e spaziosa struttura in ferro. Durante la settimana è una normale mercato ortofrutticolo di piccole dimensioni, mentre nei weekend si trasforma in un profumato mercato di cibi biologici: pani, biscotti, torte e dolciumi fatti in casa con spezie, aromi e frutti genuini. Marmellate, mieli e roba dal sapore new-age animano questo divertente mercato pieno di storie, tra venditori cockney e fricchettoni tatuati.

Usciti dal mercato incontriamo Borough High Street, una delle arterie più antiche e oggi una strada molto caotica. Per i più curiosi consigliamo di percorrerla per qualche decina di metri sino ad a arrivare all'Old Operatine Theatre, un teatro per modo di dire, un piccolo e interessante museo che si nasconde in una chiesetta settecentesca. Saliti al piano superiore attraverso una scala a chiocciola si arriva in un'antica sala operatoria. In questo spazio stupefacente ci sono ancora gradinate di posti a sedere, un tempo riservate agli studenti, che circondano come in un teatro questa sala che ha al centro un tavolo reclinabile dove si stendeva il paziente e una cassetta per la segatura che si usava per tamponare gli spargimenti di sangue.  Non mancano strumenti chirurgici, brocche, specchi e grembiulini in questa luogo particolare venuto alla luce casualmente nel 1957 e che fu in funzione dal 1821 al 1862.

Ritorniamo verso la riva del Tamigi e proseguiamo per l'ultimo tratto che va sino al Tower Bridge. Una bella passeggiata inizia proprio da quello che era il più antico ponte di Londra, il London Bridge, si passa sotto e ci si riappropria dalla suggestiva vista del fiume. Dopo qualche decina di metri troviamo l'entrata della  Hay?s Galleria, all'italiana, un nuovo piccolo centro commerciale con ristoranti, negozi e servizi. Fino a secolo scorso qui c'erano i cosiddetti  docks, i bacini artificiali dove si smerciavano merci provenienti dalla Cina, dall'India e dall'Antille. Poco più avanti, galleggiante sulle acque del Tamigi troviamo il grande incrociatore da guerra L'HMS Belfast della Royal Navy, che oggi è un museo che testimonia della vita bordo ?della storia della marina inglese.

Sulla nostra destra, la recente nuova e bellissima costruzione della London Greater authorithy quartiere generale del sindaco di Londra. Disegnato dal noto architetto Norman Foster, la costruzione è un'innovativa struttura simmetrica dalla forma curva interamente rivestita in vetro.

Giunti al Tower Bridge, la nostra passeggiata sta per concludersi. Ultime due tappe sono il Design Museum e il Butler?s Wharf. In questa zona i magazzini industriali e le strutture in ferro sono stati trasformati e destinati a nuovo uso. I vecchi magazzini vittoriani sono stati convertiti in lussuosi appartamenti e grazie anche all'apporto economico di sir Terence Conran questo pezzo di città sul Tamigi e diventato uno dei più raffinati e ricercati della la città

Il Design Museum ?l'ultima tappa della nostra passeggiata a sud del Tamigi. Inaugurato nel 1989, ?l'unico museo in Europa interamente dedicato al design di prodotti industriali. Ospita mostre temporanee e una interessante collezione che comprende mobili, utensili domestici, radio, computer e soprattutto una vasta collezione di sedie che il visitatore può provare di persona. Ci si può sedere comodamente sulle sedie di Le Corbusier, Alvar Aalto o Philippe Starck apprezzandone pregi e difetti.

Questa è una zona dunque oggi è una zona in cui gli intrattenimenti e i luoghi della cultura, dell'arte e dell'artigianato hanno trovato una giusta collocazione, un'area in cui nuove architetture si sono fatte spazio con coraggio. Questa zona ha subito L'impeto positivo dei tanti progetti che hanno cambiato e stanno cambiando il volto di Londra, metropoli tra le più aperte e recettive alle culture e alle energie che circolano nel mondo.

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