I Grandi architetti di Londra

 

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I grandi architetti di Londra

Inigo Jones

Architettura di Londra

Case in stile georgiano

Case in stile Vittoriano

Case in stile Eduardiano

I grandi architetti di Londra

Architettura moderna a Londra

 

 


 

Chi c'?ietro i capolavori architettonici di Londra. Diamo uno sguardo d'insieme agli architetti che hanno fatto grande questa metropoli unica e senza i quali sarebbe stata profondamente diversa.

Da un punto di vista cronologico Henry Yevele vissuto tra il 1320 e il 1400, ?considerato il primo architetto londinese che si ricordi, il più importante certamente di tutto il medioevo inglese, autore di opere che furono tra le più alte espressioni del gotico inglese: fu sovrintendente ai lavori di ampliamento della Torre di Londra e del complesso reale di Westminster (tra cui la College Hall e la Jerusalem Chamber).

Durante il periodo rinascimentale inglese (cinquecento e primo seicento) e in particolare nel periodo si Elisabetta I (1558-1603) troviamo architetti come John Thorpe, a cui si deve la Charlton House vicino a Greenwich e John Smytson architetto della Ham House vicino a Richmond, le cui opere rappresentano i primi esempi di architettura residenziale del Rinascimento inglese.

Dello stesso periodo troviamo Inigo Jones (1573-1652), definito come uno fra i massimi esponenti della storia dell'architettura inglese; tra le grandi opere a lui attribuite e sopravissute al grande incendio di Londra del 1666 ci rimangono la Queen House di Greenwich (1612), la Banqueting House a Whitehall (1619), la Queen?s Chapel (1623) del St James? Palace (ora custodita nel recinto di Marlborough House), la bella e piccola chiesetta di St Paul di Covent Garden (anche conosciuta come la Chiesa degli Attori). A Jones si deve inoltre la bella palazzina Lindsey House, ai numeri 59 e 60 di Lincoln?s Inn Fields.

Un altro nome del panorama storico dell'architettura londinese ?quello di Christopher Wren probabilmente il più importante di tutti (1632-1723) a cui si deve per la maggior parte la ricostruzione di Londra dopo il Grande incendio del 1666. Di questo grande maestro si citano in particolare le grandi opere architettoniche ecclesiastiche: delle 87 chiese distrutte dal grande incendio ben 51 vennero ricostruite sui progetti di Wren. Di queste 51 chiese tuttavia solo 24 sopravvivono ai giorni nostri, tra cui la St Paul Cathedreal nella City, St James a Piccadilly e St Clement Danes nel West End.

Tra gli altri monumenti disegnati da Wren troviamo anche il simbolo del grande incendio di Londra, nonch?della sua orgogliosa rinascita, il The Monument innalzato dallo stesso architetto nel 1671 o ancora L'ottagonale del Royal Observatory di Greenwich Park o, non ultimo, la residenza reale di Kensigton Palace (1687).

Nel 1700, accanto a nomi come quello di Wren, troviamo anche i celebri come Nicolas Hawksmoor (Arcade Building nello Stable Yard in St James Palace, John Vanbruch (Castello di Vanbrugh a sulla Maze Hill a Greenwich), Thomas Archer (Chiesa di St Paul a Deptford e Chiesa di St John a Smith Square a Westminster) e soprattutto James Gibbs, tutti grandi architetti del barocco londinese.

Di particolare carattere barocco sono le chiese disegnate da Gibbs come le famose St Martin-in-the-Fields (1722) a Trafalgar Square e St Mary-le-Strand (1714), oppure il grandioso edificio che ospita il St Bartholomews Hospital (1730). L'era architettonica successiva, nella met?del XVIII secolo ?forse quella che più delle altre ha dato a Londra le odierne sembianze: vennero abbattute le mura e le ultime porte che ancora circondavano la City, edificato il Westminster Bridge (1750), secondo ponte sul Tamigi dopo il London Bridge (il primo in assoluto edificato in pietra nel 1091), e il Blakfriars Bridge (1769).

Tra gli architetti di questo periodo troviamo i così definiti palladiani (William Kent, William Chambers, Sir Robert Taylor) a cui si devono diversi edifici residenziali come quelli di Mayfair, la Horse Guards di Whitehall (William Kent) o la Somerset House e diverse opere al Kew Gardens (William Chambers) e i neoclassici come Robert Adam, Sir John Soane, George Dance il giovane, John Nash.

?questa L'era che ha tramandato uno stile architettonico conosciuto come et?Georgiana, della quale il maggiore rappresentante è senza dubbio John Nash. Nash vissuto tra il 1752 e il 1835, trasform?Londra; a lui si devono capolavori come la bellissima Carlton House Terrace nel The Mall (1827), la parte originaria di Buckingham Palace (1825), parte del Marble Arch, parte del progetto iniziale di Trafalgar Square e St James Park (1830), Regent Street, Regent Park e Regent Canal, solo per citarne alcune.

A Nash seguiranno altrettanti importanti architetti londinesi dell'era neoclassica come Robert Smirke che progettè il grande colosso del British Museum (1823) e William Wilkins a cui si deve la National Gallery di Trafalgar Square (1832).

L'altra grande era architettonica londinese ?rappresentata dall'et? Vittoriana, caratterizzata dal lungo regno della regina Vittoria e da un importante sviluppo economico e demografico.

Tra gli architetti celebri di questo periodo si citano in particolare Augustus Welby Pugin (1812-1852) a cui si devono gli interni del Parlamento e Charles Barry (1795-1860) a cui si deve il progetto esterno dello stesso edificio, e che entrambi si possono definire di architettura neo-gotica.

Del secondo periodo vittoriano, troviamo diversi architetti come John F. Bentley a cui si deve la bellissima rossa Cattedrale cattolica di Westminster a Victoria e  i due autori del movimento Arts & Craft, William Morris e Philip Webb a cui si ispirano le opere di R. Norman Shaw con il suo Piccadilly Hotel.

Del periodo edoardiano del primo novecento e del suo revival classico barocco troviamo i celebri nomi di E. Mountford (Central Criminal Court Old Baily del 1907), Blomfield (parte della Piccadilly Circus,1913), Baker e Lutyens (parte di Trafalgar Square e delle fontane oggi presenti, 1935), Sir Aston Webb (Admiral Arch,  1908), Sir Owen William e il suo primo esempio di modernismo Art Deco con L'edificio in acciaio e vetro nero del Daily Express Building.

Con l'avvento dell'architettura moderna a Londra si incomincia ad intravedere un certo tipo di influenza dell'architetto francese Le Courbusier nei progetti di Joseph Emberton (Olimpia Exbition Hall, 1930) o L'inizio dell'imponente architettura che nei decenni successivi verr?definita come bruttalista, con Gilbert Giles Scott  e la sua Battersea Power Station (1932).

Dopo la Seconda Guerra Mondiale diversi architetti d'avanguardia e maggiori esponenti del Movimento Moderno come Gropius e il russo Berthold Lubetkin, del gruppo Tecton diede vita alle tristi opere delle classiche case popolari inglesi, le House estate di Londra, come Highpoint residential building di Highate o ad opere come quelle dello Zoo di Londra.

Denys Lasdun, definito come uno dei maggiori architetti moderni londinesi ?anch?egli noto per il suo uso sfarzoso del cemento armato a vista (tra le tante opere: le residenze di St James? Place nel 1960 e il National Theatre del Southbank Centre nel 1970) che si conferma nel complesso in stile bruttalista del Royal Festival Hall e del resto del Southbank Centre dei giovani Leslie Martin, Peter Moro and Robert Matthew.

Gli architetti della Londra contemporanea appaiono come delle vere e proprie stelle del panorama sia architettonico sia ingegneristico internazionale, tanto da far diventare la città nuovamente una delle tre maggiori capitali del mondo, insieme a New York e Parigi.

Tra gli architetti contemporanei Richard Rogers, Torre di Lloyds (1986), Cesar Pelli con il suo primo grattacielo londinese, il Canary Wharf (1991) che a suo tempo fu il secondo edificio più alto d'Europa.

La Londra del futuro ?giè una realtà con l'architettura contemporanea attuale, tra Herzog and de Meuron Architects e la ristrutturazione della Tate Modern o ancora di più con il suo massimo rappresentante Norman Robert Foster (della Foster & Partners) a cui si devono, oltre ai numerosi importanti edifici sparsi in tutto il mondo, anche la famosa Torre Cetriolo della Swiss Re (2004) la nuova British Library Great Court, lo stadio di Wembley (2007), il National Police Memorial (2005), L'edificio Willis nella City (2007), la Tanaka Business School dell' Imperial College (2004), 8 Canada Square (HSBC Group Head Office) (2002), School of Economics (2001), J Sainsbury headquarters (2001), Millennium Bridge (2000), London City Hall (2000), in progetto la Supreme Court del Regno Unito (2009).

Londra evolve continuamente e si proietta sempre verso il futuro, un futuro dai nomi più che mai internazionali, come L'italiano Renzo Piano e il suo Shard di London Bridge (in progetto, o i newyorchesi Kohn Pedersen Fox Associates con la futuristica Bishopsgate Tower (il Pinnacle), anch?essa in progetto.

Vi rimandiamo anche alla nostra sezione sulla architettura moderna a Londra.

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