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Giovent?vagabonda
Cresce la tendenza fra i giovani europei a studiare e lavorare all'estero

La Hobson, societàspecializzata in educazione e recruitment, ha di recente svolto lo European Student Survey 2002, un sondaggio sulle scelte di vita, di studio e di lavoro degli studenti europei. L'indagine, che ha coinvolto 5.000 giovani di 28 Paesi d'Europa di et?compresa fra i 19 e i 29 anni, ha rivelato che i giovani abitanti del vecchio continente sono sempre più disposti a formarsi e a lavorare all'estero.
Il risultato del sondaggio Non è n realtè una vera sorpresa. La tendenza alla mobilit?della giovent? europea è un dato che si registra giàda diversi anni: gli atenei pullulano di studenti stranieri e se ne ?accorto di recente anche il mondo del cinema, specchio fedele della realtà "L'appartamento spagnolo", ultima fatica del regista C?ric Klapisch, traduce le vicende di uno studente francese partito a fare l'Erasmus a Barcellona in un inno al dinamismo transfrontaliero degli studenti europei. Che sono sempre più disposti (e non solo secondo il copione del film) ad abituarsi al multilinguismo e alla multiculturalit? oltre che ad uno stile di vita diverso dal proprio, alla discontinuit?e a un pizzico di illogicit?nelle giornate.
Decisamente contro tendenza (e anche questa Non è una novità i giovani inglesi e irlandesi. In netto contrasto rispetto ai loro coetanei continentali, solo il 36% degli studenti britannici considera il mercato europeo del lavoro come una vera opportunità Nel resto d'Europa questo dato sale invece al 63%.
Ci?che frena i giovani inglesi dal trasferirsi all'estero per studio o per lavoro ? tra l'altro, la scarsa dimestichezza con le lingue straniere. Convinti che la loro lingua sia l'unica che oggi sia veramente utile conoscere (più della met?degli studenti britannici non parla alcun idioma straniero), come potrebbero abituarsi ad un ambiente di studio o di lavoro multilingue?
A primeggiare nell'esercito dei giovani euro-viaggiatori sono invece i tedeschi che, nel 90% circa dei casi conoscono almeno due lingue straniere. Ben piazzate (ed ecco la vera sorpresa) anche Italia e Spagna: il 90% degli studenti dei due Paesi mediterranei conosce almeno l'inglese. Solo gli studenti irlandesi si piazzano più in fondo degli inglesi nella graduatoria della Hobson sulla conoscenza delle lingue: i due terzi della popolazione studentesca irlandese non conosce alcuna lingua se non la propria.
Ironia della sorte, britannici e irlandesi sono coloro che più potrebbero approfittare dell'apertura del mercato del lavoro. Su un piano internazionale, infatti, i nuovi ambienti lavorativi sono soprattutto anglofoni. Peccato che senza un'attitudine al cosmopolitismo e un minimo di spirito d'avventura (come quello dei giovanissimi personaggi del film di Klapisch), la fortunata giovent?di madrelingua inglese non può che cedere le migliori occasioni di lavoro ai più ambiziosi coetanei continentali.
9 gennaio 2002 - Giuseppe Rizzo


Tratto da Tiscali.it

 

 

 

 

 

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