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PROGETTO SOCRATES ?ERASMUS  CITY UNIVERSITY OF LONDON

CORSO: Ingegneria Civile

ANNO ACCADEMICO: 2001/02

STUDENTE: PANNI GIULIA

Il progetto Socrates-Erasmus mi ha permesso di studiare durante l?anno accademico

2001/2002 presso la City university di Londra. Questo periodo ha costituito per me

un'esperienza incredibile, sia dal punto di vista professionale che personale.

Innanzitutto Londra è una grande città che al di l?delle attrazioni ?turistiche? ha

molto da offrire a chiunque. Da un punto di vista architettonico la città ?interessante,

ma ?soprattutto dal punto di vista culturale che io l?ho apprezzata: si può contare su

una quantit?incredibile di musei, mostre, concerti e spettacoli teatrali di qualunque

genere. Inoltre, trattandosi di una metropoli, la popolazione ?incredibilmente varia:

gente di tutte le razze e di tutti i tipi si confonde per le strade. La città dè anche

possibilitàper divertirsi: gli inglesi amano molto i pub, ma ci sono anche molti locali,

dai jazz club alle discoteche. Ogni settimana viene pubblicata la rivista Time Out,

sulla quale si trovano tutte le informazioni sui divertimenti e le attività culturali.

Il problema principale è il costo della vita: in molti casi i prezzi sono proibitivi. Un

caffè costa circa 3 euro, un ingresso a qualunque spettacolo o locale ( anche andare

al cinema durante il weekend) mai meno di 15 euro. Sia locali che spettacoli costano

meno durante la settimana, ma non posso certo dire che sia una città economica.

Nemmeno nei famosi mercatini, ma quello di Camden Town (sempre invasa dagli

italiani) merita comunque una visita.

Certo Londra è una città caotica, tutto corre velocemente e bisogna adattarsi, ma si

può sempre trovare respiro in uno dei suoi grandi parchi.

Da Londra si possono inoltre raggiungere molte altre mete: io sono stata in Galles e

in Scozia, oltre che a Bath, Dover, Canterbury, Oxford. I trasporti sono una nota

dolente dello stato inglese, pertanto sia quelli urbani che extraurbani sono carissimi,

ma con un po? di attenzione questi ultimi si possono prenotare in anticipo con

notevoli sconti. In città ci si muove facilmente con la metropolitana, e più lentamente

attraverso la rete degli autobus, il cui servizio continua tutta la notte.

Questo ?molto importante perché i pub chiudono alle 23, ma la vita continua, e ci

si ritrova alle 4 di mattina in una città affollata come in pieno giorno.

La City University raccoglie molte facolt? Quella di ingegneria non ?/font>

particolarmente grande: i corsi di ingegneria civile contano classi di circa 30 persone.

Il corso si articola in tre anni, ed io ho seguito corsi del secondo e terzo anno.

L?impostazione didattica ?diversa da quella italiana: i corsi sono tutti annuali,

prevedono una serie di laboratori pratici, e in certi casi (topografia, geologia) dei

?campiù , nei quali gli studenti vengono portati fuori città per una settimana per

svolgere attività di tipo pratico inerenti al corso. Queste gite sono obbligatorie, e

pagate quasi interamente dallè Universit?Durante l?anno vengono assegnati degli

elaborati da consegnare ai docenti: la sufficienza in questi courseworks ?necessaria

per essere ammessi agli esami, e i voti ottenuti fanno media con i voti degli esami

finali, che sono solamente scritti. Io ho fatto sette esami in un anno: ho dovuto

studiare molto, ma i risultati mi hanno ripagata degli sforzi. Il livello di preparazione

degli studenti italiani ?molto più alto di quello inglese, e questo consente di prendere

ottimi voti.

Lè Universit?dotata di un'ampia biblioteca, che può fornire tutti i testi necessari

allo studio, oltre che spazi per lo studio. Ci sono anche una serie di laboratori

informatici con accesso ad internet.

Ogni questione burocratica fa capo all?ufficio generale del Dipartimento. Non ci

sono molti studenti Erasmus nel corso di ingegneria civile, quindi ogni tanto bisogna

farsi sentire, ricordare che si stanno seguendo certi corsi perché non si viene messi

negli elenchi, ma gli impiegati sono sempre disponibili. I docenti hanno adottato una

politica attenta alle necessit?degli studenti: ricevono in qualunque momento della

giornata, e ad ogni studente viene assegnato un tutore personale cui rivolgersi in casi

di particolari necessit?

Lè Universit?ispone anche di alloggi vicini alla sede. A me è stata assegnata una

camera singola con servizi in comune con altre persone, e un pasto al giorno

compreso nella retta. E' possibile richiedere anche di alloggiare in appartamenti di

4/6 persone, ma in entrambi i casi la richiesta ?alta e il numero di posti limitato.

L?ingresso delle residenze ?aperto e controllato 24 ore su 24, e si possono ospitare

amici per tre notti la settimana senza pagare nulla. La retta costa all?incirca 100

sterline la settimana (circa 180 euro), che ?purtroppo il prezzo medio della maggior

parte degli appartamenti nelle zone 1 o 2 della città Lè Universit?ispone comunque

di un ufficio che fornisce informazioni sulle offerte di alloggi privati, sulle offerte di

lavoro per studenti, e di un servizio sanitario.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.city.ac.uk.

Vivere negli alloggi universitari ?stato per me particolarmente importante: si vive

a contatto con altri studenti, che provengono soprattutto da paesi orientali e

dall?America, si finisce col conoscersi tutti e ci si può confrontare con persone di

culture completamente diverse dalla nostra.

Il confronto ?decisamente una delle esperienze più importanti che ho vissuto a

Londra: vivere i una metropoli con persone completamente diverse che tuttavia si

accettano ?incredibile. Le cose più strane diventano la normalit? e la tolleranza di

ciascuno viene messa alla prova.

Certo il primo periodo non ?stato facile, ma non ci si deve scoraggiare. All?inizio

si ?impegnati con le prime difficolt? come la casa e qualche altra formalit? nel

frattempo si inizia a conoscere qualcuno, e fatto questo passa la nostalgia di casa e si

apre un mondo tutto nuovo. Non c'?a dimenticare che ci sono molte persone nella

nostra stessa situazione pronte a fare amicizia. Il problema della lingua per me ?/font>

stato relativo: il mio inglese ?migliorato velocemente, tanto che ha smesso di essere

un problema dopo poche settimane. Ho conosciuto molte persone e stretto amicizie

che restano e certamente resteranno importanti. Notoriamente gli inglesi non sono

molto amichevoli, ma col tempo ho scoperto che sono solamente diffidenti, e non

odiano gli italiani come spesso si dice. Stranamente, gli inglesi a Londra sono quasi

una minoranza, e anche in Universit?i sono persone provenienti da tutto il mondo.

Sinceramente rimpiango ogni giorni la mia vita londinese, e mi sento di consigliare

a chiunque di provare questa esperienza. Si impara ad essere indipendenti, ad

affrontare situazioni nuove, e ci si diverte molto. Adesso vedo tutto da un'ottica

diversa: lavorare all?estero in futuro è uno dei miei obiettivi, e mi sembra molto più /font>

raggiungibile di prima. Sono in contatto con persone che si trovano ai quattro angoli

del pianeta, e questa è una delle cose più belle che mi rimangono dopo questo anno,

anche se il mondo in cui vivo ora mi sembra ?ristretto?.

Riassumere tutto quello che ho visto e provato in Quest'anno indimenticabile ?/font>

impossibile; se avete dubbi o domande in proposito non esitate a contattarmi.


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