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A Londra la rivoluzione in TV

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A Londra rivoluzione in tv
La Bbc ha deciso di trasmettere in chiaro via satellite abbandonando la piattaforma di BSkyB

Piero Muscarà


Il mercato televisivo britannico si prepara a una nuova rivoluzione. Il broadcaster televisivo pubblico
BBC ha infatti deciso di abbandonare la piattaforma a pagamento di BSkyB per trasmettere i propri canali tv in chiaro via satellite. E sulla scia di quanto annunciato negli scorsi giorni dall'amministratore delegato di Bbc, Greg Dyke, anche Itv si appresterebbe a fare lo stesso. Free-to-air. Bbc apre dunque per la prima volta il bacino televisivo alla Televisione Inglese free-to-air, con un impatto ancora difficile da valutare sullo sviluppo di un mercato, quello della pay tv via satellite, che in Gran Bretagna gode di una penetrazione del 27% su un bacino di 24 milioni di case tv. Bbc fino a oggi ha pagato al gruppo Sky 17 milioni di sterline all'anno per i diritti di utilizzo delle tecnologie di criptaggio adottate dalla pay tv satellitare. I segnali dei canali di Bbc sono infatti codificati per poter essere ricevuti solo dagli utenti abbonati a Sky, che tuttavia non pagano nulla per vedere gli stessi. Una cifra analoga è sborsata annualmente da Itv a Sky per un servizio che secondo gli analisti del settore non costerebbe a Sky più di 60-70mila sterline al mese. Il contratto tra Bbc e BSkyB scade a fine maggio 2003 e per questa ragione Bbc si sarebbe decisa a rompere un accordo molto oneroso e in fin dei conti poco utile. I diritti tv. Secondo Bbc l'utilizzo della piattaforma satellitare Astra 2 a 28,2 gradi est, dedicata unicamente al bacino tv britannico e irlandese, è da solo già garanzia sufficiente per impedire la ricezione ad altri telespettatori europei, senza per questo dover criptare il segnale. Una prima problematica che Bbc dovrà affrontare riguarda tuttavia il fronte dei diritti tv, visto che i titoli cinematografici e gli eventi sportivi sono venduti su base territoriale e linguistica. Se infatti è vero che il footprint di Astra 2D è centrato su Regno Unito, è anche vero che - tecnicamente - la ricezione è possibile dotandosi di antenne paraboliche più grandi sia in Francia, Spagna che in altri Paesi europei. La reazione di Sky. Per BSkyB la decisione di Bbc - a cui sembra seguirà quella di Itv il cui contratto scade nel l'ottobre del 2004 - è stata un fulmine a ciel sereno. E non tanto per il rischio di veder sfumare un contratto da 85 milioni di sterline su base quinquennale, quanto per il rischio che sul fronte satellitare si apra in Gran Bretagna il mercato della ricezione gratuita satellitare finora inesistente. Tra le prime contromosse che Sky potrebbe adottare, la minaccia di relegare i canali di Bbc lontano dalle prime posizioni sul telecomando che hanno sempre avuto. Bbc paga 75mila sterline all'anno per essere inserita all'interno della guida elettronica dei programmi (Epg) di Sky digital, ma nessun obbligo - se non la consuetudine - impone che occupi il primo e il secondo canale del telecomando. Non è un fattore da sottostimare. Quando Itv tentò la stessa strada - uscendo dall'Epg di Sky per lanciare l'offerta concorrente Itv digital - perse circa il 25% dell'audience nelle abitazioni satellitari. Considerando le dimensioni assunte dal mercato della pay tv nel Regno Unito, questa scelta ebbe un impatto immediato in termini di mancati introiti pubblicitari che fece rapidamente recedere Itv da questa decisione. Per Bbc, che invece non si sostenta con la pubblicità ma solo con il canone pubblico, il rischio economico di perdere le prime posizioni sul telecomando di Sky è sostanzialmente nullo. Essere sul bottone numero uno, però, è una questione di prestigio.
Tratto dal quotidiano il Sole24ore


 

 

 

 

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